(Se invece sei uno che non aspira a migliorare, anche se non è soddisfatto di sé e della suo studio professionale, abbandona pure la pagina)
Conosco Andrea penso dal 2008 (o forse prima) e ho avuto la fortuna di conoscerlo nell’ambito del Trofeo La Valanga – I Consulenti del Lavoro sulla neve; iniziativa organizzata dai colleghi di Trento che ha il merito, anche oggi giunta alla XXI edizione, di mettere in collegamento vari colleghi al di fuori dall’ambito professionale.
Negli anni ho avuto modo di conoscere Andrea nell’ambito professionale e, pensando a questa mia testimonianza, mi sono venuti in mente due momenti in cui, con e grazie ad Andrea, ho avuto modo di iniziare a ragionare sui temi della comunicazione e dell’organizzazione dello studio professionale.
Mi iscrivo al suo programma “Angelo custode” (penso fosse il 2010) – il programma presente ancora oggi sul suo sito e che mi sento di consigliare a chiunque voglia a pensare e agire il cambiamento – e la prima cosa che mi sento dire è “devi essere pronto a rivedere completamente la tua agenda”.
Sono rimasto un po’ smarrito da questa affermazione ma nel tempo ho capito la sua fondamentale importanza leggendola nel contesto delle scelte che quotidianamente ognuno di noi si trova a fare. E’ tutto una questione di scelta, di priorità e di motivazione che ci deve muovere nel gestire il nostro tempo, quindi la nostra agenda. Siamo noi a capo di queste scelte e di conseguenza dobbiamo essere a capo della nostra agenda.
Significativa la frase del film Invictus – un film da vedere e rivedere – “Sono il padrone del mio destino, il capitano della mia anima”.
Secondo momento: corso sull’organizzazione dello studio professionale organizzato da Andrea a Verona (penso fosse il 2011), poche adesioni di colleghi e quindi alto livello di interazione. Andrea presenta la nuova figura del professionista – quella che oggi chiamiamo professionista 4.0 – un professionista raffigurato in una torta tripartita: professionale/scientifica (l’unica conosciuta e governata dal professionista), manager inteso come colui che si dedica all’organizzazione del proprio studio e quella dell’imprenditore e cioè colui che si dedica a gestire la studio professionale in tutti i suoi molteplici aspetti, ivi compreso quello commerciale, sempre il più trascurato.
Qui ho compreso subito la bontà – intesa come necessità – di mangiare questa torta; il difficile – o meglio la sfida – era come creare questa torta.
Grazie ad Andrea ho capito che il mio studio era da ripensare, da rivedere, da riorganizzare, da gestire in modo diverso facendo quindi scelte diverse con una agenda diversa !!!
Andrea ha certamente compreso meglio e prima di altri professionisti tutto questo.
Nel suo “libretto da visita” (idea originale) – che vi invito a leggere – Andrea evidenzia meglio quanto ho cercato di “testimoniare” in poche righe e nel quale, raccontandosi, parlando anche del suo metodo “imprenditore svincolato”, a me sembra stia parlando ad ogni professionista o imprenditore che voglia iniziare a pensare e costruire qualcosa di nuovo e di diverso.
Grazie ancora Andrea e a presto,
Claudio Suardi
Consulente del lavoro Bergamo
Parlare con un consulente è essenziale
Da imprenditore, da titolare di uno studio sei sempre convinto di dare e fare il massimo, ma in realtà basta poco per poter migliorare il proprio lavoro.
In questo il ruolo di Andrea è stato importante.
Abbiamo ragionato, sia tra soci che con i collaboratori, delle sue idee e il suo contributo è servito per far modificare a ciascuno un qualcosa del proprio “io” in favore del “noi azienda”.
Massimo Iesu
Partner ERGON STP Trieste, Milano, Udine
Questa tabella riassume con chiarezza quanta differenza faccia per te affrontare i problemi della tua azienda sulla base di un metodo sperimentato, piuttosto che affidarsi al caso.